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Piante acquatiche e palustri

Le zone umide

Le zone umide, aree in cui il terreno è saturo d'acqua in modo permanente o stagionale, formano ecosistemi naturali che ospitano flore e faune altamente specializzate.
La rete europea di piccole e grandi aree umide è fondamentale, tra l'altro, per gli anfibi, che si sviluppano in acqua, e per gli uccelli migratori.

Nonostante il riconoscimento globale e locale della loro importanza, le zone umide sono minacciate da molti fattori, come l'eccessivo uso del suolo e l'inquinamento.
Anche i cambiamenti climatici globali e la sempre maggiore diffusione delle piante aliene invasive costituiscono gravi minacce alla biodiversità di questi ecosistemi.

La vegetazione spontanea delle aree umide, costituita da piante acquatiche e palustri, è molto vulnerabile. Per salvaguardare le zone umide e la loro biodiversità è perciò necessario monitorare costantemente l'evoluzione dei diversi microhabitat e, se necessita, intervenire con appropriati interventi.

Le piante acquatiche

Le piante acquatiche sono in grado di nutrirsi e respirare sott'acqua, ma non possono vivere all'aria perché la loro epidermide non protegge dal disseccamento.
Alcune piante acquatiche possono vivere soltanto se sono completamente sommerse dall'acqua, mentre altre, libere o radicate nel fondale, portano in superficie i fiori e alcune foglie.

Le piante palustri

Le piante palustri vivono bene dove il terreno è periodicamente sommerso dall'acqua, ad esempio lungo le sponde di laghi, torrenti e fiumi: in questi terreni in genere non c'è aria, ma le radici di queste piante sono in grado di nutrirsi senza soffocare o marcire.

Le piante invasive

Gli ambienti acquatici possono essere facilmente danneggiati dall'arrivo di organismi estranei che con il loro sviluppo modificano il delicato equilibrio ecologico e riducono la biodiversità, facendo spesso scomparire le specie originarie.

La coltivazione e il commercio delle specie riconosciute potenzialmente invasive, come molte piante acquatiche esotiche per laghetti e acquari, sono regolamentate da leggi sempre più restrittive.

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