Una collezione di oltre 4.600 esemplari di epatiche, muschi e sfagni, tuttora in incremento
La collezione
Il nucleo principale proveniente dall'erbario Rea
L'erbario Briofite è attualmente formato da 4.651 esemplari, ottenuti sia con il programma di scambi internazionali e provenienti in prevalenza dal Canada, sia da raccolte di studio effettuate in Piemonte e in particolare sul territorio della Val Sangone.
Le raccolte degli anni '70 del Novecento, provenienti dalla Val Sangone e dalla collina morenica di Rivoli-Avigliana nell'adiacente Valle di Susa, fanno parte dell'erbario del Giardino Botanico Rea acquistato dal Museo nel 1987. Questi materiali erano solo in parte determinati e allestiti; ai fini del recupero e della valorizzazione di questa collezione di 3.747 campioni sono stati necessari interventi di verifica e identificazione ad opera degli specialisti René Schumacker e Zedněk Soldán, di sistemazione e di catalogazione.
Le raccolte sul campo
La conferma della persistenza di specie rare in Piemonte: un indice di elevata "diversità vegetale"
Negli anni 2002 e 2003, per valorizzare l'erbario della Val Sangone, in collaborazione con il briologo Luca Miserere sono state effettuate nuove indagini sul territorio mirate a verificare se le stazioni delle specie più rare e interessanti, a rischio di estinzione ed elencate nelle "Liste Rosse" italiane ed europee, fossero ancora presenti. Molte sono state confermate e ne sono state individuate di nuove, a testimonianza della ricca "diversità vegetale" dell'area.
E' stata inoltre evidenziata la presenza di ambienti degni di attenzione, per i quali sarebbe opportuno intervenire con misure di conservazione e di opportuna gestione del territorio.
A seguito di queste ricerche è stato possibile allestire 556 campioni che hanno arricchito la collezione in MRSN.
Al microscopio
Un corredo iconografico "microscopico": centinaia di dettagli di epatiche, muschi e sfagni
La maggior parte degli esemplari provenienti dalle raccolte in campo è stata fotografata al microscopio stereoscopico prima dell'essiccazione. E' stato così ottenuto un archivio di quasi 900 immagini di dettagli delle foglie e degli organi riproduttivi, elementi osservabili con difficoltà sui materiali essiccati. Parecchie di queste fotografie sono state inserite nel corredo iconografico del Catalogo delle Briofite della Val Sangone pubblicato dal Museo nel 2005 e disponibile in vendita.