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Erbario Chartreuse Erbario Chartreuse

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Erbario Chartreuse 1899

La Congregazione della Sacra Famiglia di Belley

L'erbario venne realizzato nel 1899 sulle montagne francesi del Massiccio della Chartreuse (Saint-Pierre-de-Chartreuse, Isère) da un insegnante della congregazione della Sacra Famiglia di Belley, per far scoprire ai propri allievi le ricchezze vegetali del territorio e trasmettere la capacità di ricercare, raccogliere e utilizzare le piante spontanee.

Premiazione all'Exposition Universelle di Parigi del 1900

Rilegato in 5 tomi, questo erbario venne presentato all'Exposition Universelle di Parigi del 1900 come pregevole lavoro scolastico collettivo e venne premiato per la qualità della realizzazione e la ricchezza di contenuti.
A inizio Novecento i Fratelli della Sacra Famiglia lo portarono in Piemonte e lo custodirono per molto tempo negli archivi di Villa Brea, a Chieri.

Nel 1992 l'erbario venne donato al Museo Regionale di Scienze Naturali della Regione Piemonte, affinché fosse conservato tra le collezioni botaniche (Herbarium MRSN) e messo a disposizione del pubblico e degli studiosi.

634 esemplari di piante essiccate

L'erbario contiene 634 piante essiccate, e 21 stampe fotografiche coeve che rappresentano il territorio di raccolta: le vallate del Massiccio della Chartreuse, ricche di vegetazione e di storia.
Sui fogli, accanto agli esemplari, sono stati trascritti i nomi botanici, i dati di raccolta e molte note relative agli usi nella farmacopea dell'epoca.
Le 21 immagini fotografiche, realizzate dai celebri Fratelli Neurdein di Parigi, contribuiscono ad aumentare il valore storico-documentario dell'opera.

Digitalizzazione dei contenuti

Gli studi effettuati hanno permesso di recuperare alcune informazioni storiche e oggi proseguono, con la collaborazione di diverse istituzioni italiane e francesi, per recuperare e confrontare con la realtà attuale i dati relativi alla flora spontanea e all'utilizzo erboristico delle varie specie.
Il museo ha digitalizzato tutte le pagine per poterle esaminare senza danneggiare i fragilissimi esemplari e renderne accessibili dati e contenuti.

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