La Sezione di Zoologia del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino gestisce le collezioni zoologiche degli antichi Musei di Zoologia e di Anatomia Comparata dell'Università di Torino e le raccolte acquisite ex-novo dal Museo stesso. Si tratta di collezioni di grandissimo pregio, sia per ricchezza, che per importanza e rarità degli esemplari.
Il materiale, insetti esclusi, comprende esemplari appartenenti a quasi tutti i gruppi animali.
Collezioni
Le raccolte storiche, un tempo conservate presso i Musei di Zoologia e di Anatomia comparata dell'Università di Torino, sono andate costituendosi nella prima metà del Settecento e hanno assunto, dagli inizi dell'Ottocento, una notevole rilevanza internazionale grazie alle attività di illustri zoologici.
Gli esemplari derivano da acquisti, scambi, doni e, per la maggior parte, da viaggi e spedizioni di naturalisti esploratori nelle più svariate aree del mondo, tra cui Asia minore, Africa equatoriale e America meridionale.
I recenti incrementi a opera del Museo Regionale di Scienze Naturali sono sostanzialmente frutto di attività di ricerca in Italia, in America meridionale e in Madagascar e di acquisti finalizzati alle attività ostensive.
Di particolare rilevanza scientifica risultano l'elevato numero di tipi, esemplari su cui sono state descritte nuove specie, e i diversi reperti appartenenti a specie estinte o in via di estinzione.
Come in altre discipline naturalistiche, le collezioni zoologiche sono state in passato e sono tuttora prevalentemente connesse ad attività di raccolta e ricerca scientifica.
Storia delle collezioni
La Sezione di Zoologia del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino gestisce le collezioni zoologiche degli antichi Musei di Zoologia e di Anatomia Comparata dell'Università di Torino e le raccolte acquisite ex-novo dal Museo stesso.
Fondato nel 1739 su progetto di Giovanni Battista Bianchi, il Museo di Zoologia raggiunse grande importanza scientifica agli inizi dell'Ottocento con la direzione di Franco Andrea Bonelli e del suo successore, Giuseppe Gené.
Negli anni seguenti le collezioni si arricchirono sotto la guida di Filippo De Filippi, grazie anche alla sua partecipazione al celebre viaggio attorno al globo effettuato a bordo della Regia Pirocorvetta Magenta tra il 1865 e il 1867.
La sezione di Anatomia comparata fu fondata da De Filippi nel 1848, ma divenne Museo a sé stante rispetto a quello zoologico nel 1891.
Tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, Michele Lessona, e successivamente Lorenzo Camerano, portarono il Museo ad essere uno dei primi d'Europa per il notevole impulso dato alle ricerche che vi si svolgevano e per la qualità delle collezioni affluite mediante viaggi di esploratori, donazioni e studi di numerosi specialisti.
A partire dal dopoguerra e per parecchi decenni le collezioni del Museo furono scarsamente utilizzate, anche per i mutati orientamenti di studio seguiti dai ricercatori.
Furono infatti abbandonate le campagne di raccolta che avevano storicamente caratterizzato le attività di ricerca morfologico-descrittive e comparative e di conseguenza le pratiche di preparazione e di allestimento dei materiali.
In tempi più recenti però nuovi filoni di ricerca hanno ripreso a utilizzare le collezioni storiche. Si tratta di studi collegati alla sistematica, alla morfologia comparata macro e microscopica, alla paleontologia e alla biologia molecolare.
Le collezioni zoologiche del MRSN
Naturalisti
Giovanni Battista Bianchi
Franco Andrea Bonelli
Giuseppe Genè
Filippo De Filippi
Michele Lessona
Lorenzo Camerano
Mario Giacinto Peracca
Numeri
- La collezione ittiologica storica consta di circa 15.000 esemplari e da un centinaio di preparati osteologici e anatomici provenienti da tutto il mondo;
- la collezione ittiologica recente consta di circa 2.500 esemplari provenienti in gran parte dalle acque dolci piemontesi e dall'Oceano Atlantico.
- la collezione erpetologica è la più vasta fra quelle dei vertebrati, annoverando nella complessità oltre 37.000 esemplari;
- la raccolta erpetologica storica comprende 12.000 esemplari e 300 preparati osteologici e anatomici provenienti da tutto il mondo;
- la collezione erpetologica di recente acquisizione comprende circa 25.000 esemplari, con una notevole rappresentanza dell'erpetofauna italiana, malgascia e sudamericana.