Il labirinto di specchi ci mostra come il nostro cervello, messo di fronte a difficoltà di orientamento, cerchi di cavarsela attraverso sistemi supplementari.
Il pubblico è costretto in condizioni di eccessiva uniformità, come nei corridoi della metropolitana, in alcuni videogiochi o nella completa oscurità, in cui subentrano ulteriori riferimenti.
Primo tra tutti è la mano destra conduttrice che, avanzando ed entrando nel campo visivo, aiuta l'analisi dello spazio esterno e ci permette di raffigurare proporzionalmente le dimensioni e le distanze.