Mostra interattiva sull'olfatto
Questa mostra è stata realizzata nell'ambito delle attività di Alternanza Scuola-Lavoro del Primo Liceo Artistico Statale di Torino, con il contributo formativo del personale del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e il coordinamento scientifico del Progetto Experimenta.
Gli studenti dalle classi 3A, 3B e 3G A.S. 2017/2018 hanno progettato i primi percorsi di visita e le attività di laboratorio per il pubblico e le scuole.
Gli studenti della classe a indirizzo grafica hanno curato i testi scientifici sul funzionamento del sistema olfattivo e la veste grafica della mostra, mentre quelli delle classi a indirizzo arti figurative si sono divisi organizzazione, laboratori, allestimento e documentazione.
Olfatto scientifico
L'olfatto, il più antico e potente dei nostri sensi, è profondamente legato alla nostra sopravvivenza. ed è uno dei primi a essersi sviluppato, assieme a quella parte del cervello che elabora i suoi segnali.
In milioni di anni di evoluzione abbiamo classificato le molecole odorose e il naso ha imparato a separare cibo e aspetti gradevoli, utili alla sopravvivenza, da ciò che può rappresentare un pericolo.
Certi odori sono sgradevoli per alcuni ma non per altri, tutto dipende dalla cultura e dalle esperienze personali e collettive. In generale, le donne sono più sensibili degli uomini agli stimoli olfattivi.
Il sudore trasmette informazioni sullo stato di salute, l'identità e la vicinanza genetica. La comunicazione attraverso l'olfatto è complicata e ancora molto resta da scoprire e studiare.
Lo sapevi che l'odore di vaniglia o lavanda rilassa? O che quello di mela dà la sensazione di trovarsi in una stanza più grande? Non è una verità assoluta, ma secondo alcune ricerche gli aromi innescano ricordi o desideri che sono in grado di influenzare in modo subliminale gli esseri umani.
Studi medici e psicologici recenti stanno rivalutando l'importanza dell'olfatto nella specie umana per il ruolo che ha nelle relazioni sociali, nel sesso, nel rapporto madre-bambino e nell'interesse per il cibo.
La sua influenza diretta sulle emozioni e la sua stabilità in memoria determinano molte scelte consce e inconsce.
Olfatto emozionale
Siamo così abituati a usarlo in modo spontaneo e automatico che non ci rendiamo conto di quanto l'olfatto guidi le nostre scelte e condizioni la nostra vita. Gli odori sono molecole, pezzetti piccolissimi di materia che volano nell'aria. Più l'ambiente è caldo, più particelle olfattive volatili ci sono.
Quando una di queste entra nel nostro naso viene a contatto con delle speciali cellule nervose che trasmettono un segnale al cervello che, a sua volta ci dice cosa stiamo annusando.
Una mucosa lava continuamente queste cellule olfattive per permetter loro di recepire nuovi odori. Dietro le narici, alcuni recettori catturano le molecole volatili odorose ed elaborano le prime informazioni sugli odori.
Queste ultime vengono inviate alle parti del cervello che controllano le emozioni e la memoria. È per questo che un odore può emozionarci, ricordarci una persona o una situazione precisa.
Il canale che collega la bocca al naso permette di annusare i cibi mentre li mangiamo, e quindi di percepire i gusti complessi. Viceversa, se mangiassimo con il naso chiuso sentiremmo solo i gusti principali: amaro, aspro, dolce, salato e umami.
Ogni essere umano ha circa 10 milioni di cellule nervose olfattive, ma negli animali sono molte di più. Nei cani di grossa taglia, ad esempio, sono circa 200 milioni, ed è per questo che riescono a sentire gli odori a chilometri di distanza, riuscendo a ricostruire il percorso da compiere per raggiungerli.
Rose dei venti
L'allestimento di quest'area è composto da due rose dei venti. La prima indica l'orientamento dei venti e i punti cardinali, evidenziati da sculture di nasi con mappatura del globo terrestre.
La seconda: "La nostra Rosa dei Venti", è sovrapposta ad un planisfero arricchito di tavole esplicative delle singole spezie, a loro volta collegate da un filo colorato ai relativi luoghi d'origine.
Gli studenti hanno rappresentato queste spezie:
- Curcuma
- Cumino
- Zafferano
- Vaniglia
- Cardamomo
- Cannella
- Anice
- Paprika
- Zenzero
- Noce moscata
I Sapientini del naso
Questo exhibit è la riproposizione del gioco del "sapientino" prodotto da Clementoni a partire dal 1967.
E' composto da due pannelli su cui si trovano elencate: sul primo 10 domande sugli argomenti trattati in mostra, sul secondo altrettante risposte messe però in ordine casuale.
Il gioco consiste nell'abbinare le domande alle risposte, collegandole attraverso due spinotti elettrici. L'esattezza della scelta "domanda/risposta" viene confermata da un segnale sonoro.
L'olfatto a fumetti
Gli studenti hanno curato i personaggi e le ambientazioni per raccontare attraverso le immagini il funzionamento dell'olfatto.
Il linguaggio immediato e semplice del fumetto è infatti particolarmente efficace nella comunicazione di contenuti scientifici rivolta a un pubblico molto giovane.
Le tavole sono state eseguite ad acrilico su dieci tele di cm 25x25. La lettura avviene da destra verso sinistra.
Esperienze olfattive
L'olfattometro è un'installazione meccanica per il riconoscimento degli aromi, selezionati di volta in volta sulla base delle esigenze didattiche.
L'esperienza evidenzia la capacità olfattiva individuale: il pubblico, facendo roteare il sistema, crea una evaporazione dell'essenza presentata.
Macchina della memoria olfattiva
L'exhibit, composto da 3 pannelli verticali in plexiglass trasparente, mette in moto i meccanismi della memoria olfattiva legata alle parole.
Sono alcuni versi di Marcel Proust, Eugenio Montale e Gabriele D'Annunzio ad introdurre il visitatore in un viaggio emozionale e multisensoriale.
La struttura è corredata di speciali cuffie che permettono contemporaneamente di ascoltare le poesie scritte sui pannelli e di sentire i profumi, grazie a una piccola spugnetta posta vicina al naso, imbevuta di specifiche sostanza odorose in relazione ai testi registrati.
Come funziona: indossa le cuffie, ascolta e annusa.