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Museo di Anatomia Unana "Luigi Rolando"

Informazioni:

Museo di Anatomia Umana "Luigi Rolando".

Corso Massimo d'Azeglio, 52
10126 Torino
Tel: +39 011 6707797
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.museoanatomia.unito.it

Facebook: @museoanatomiaumana

Orari

Nel rispetto delle misure per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19, gli orari del Museo possono subire variazioni.
Contattare il Museo per verificare gli orari aggiornati o visitare la sua pagina web ufficiale.

Dal lunedì al sabato: dalle 10.00 alle 18.00.
Chiuso domenica.

Ingresso a pagamento. | Gratuito mercoledì. | Verificare eventuali ulteriori gratuità.

Museo di Anatomia Umana "Luigi Rolando"

Il Museo di Anatomia Umana "Luigi Rolando" ha origine nel 1739 come museo anatomico nella Regia Università, con il favore di Re Carlo Emanuele III.

Nel 1898, dopo vari trasferimenti, le collezioni di anatomia furono riallestite nell'attuale sede, il Palazzo degli Istituti Anatomici, in locali monumentali appositamente costruiti.

Poiché nel corso del Novecento l'allestimento non subì modifiche rilevanti, oggi è un eccezionale esempio di museo scientifico ottocentesco rimasto praticamente inalterato.
Le vetrine sono colme di preparati e quasi prive di testi esplicativi, come era usuale in un museo ottocentesco.

La scelta di non alterare l'atmosfera dell'epoca con interventi invasivi di comunicazione ha inevitabilmente penalizzato la possibilità di trasmettere direttamente messaggi scientifici. Per ovviare a tale mancanza, il visitatore può consultare tre postazioni video posizionate lungo il percorso di visita, una guida cartacea e una brochure.

Il Museo espone vetrine contenenti modelli in cera, in legno e in cartapesta e preparati anatomici a secco e in liquido.
Queste categorie di oggetti corrispondono a due distinte fasi della museologia anatomica:

  • anatomia "artificiale", che ha avuto il suo periodo di massimo splendore tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento;
  • anatomia "naturale", che si è affermata successivamente.

Collezioni

Alle collezioni di oggetti destinati a scopi ostensivi si sono aggiunte, nel corso di quasi trecento anni, collezioni di materiali acquisiti per scopi didattici e scientifici che, col tempo, hanno esaurito la funzione originaria e sono divenuti di interesse museale:

  • Modelli in cera.
    Nel corso della prima metà dell'Ottocento la collezione di modelli anatomici in cera era considerata la parte più importante del Museo.
    Alcuni modelli hanno fattura settecentesca, ma la maggior parte è di epoca successiva.
  • Collezione anatomica di preparati a secco e in liquido.
    Un'importanza particolare è attribuita ai preparati di carattere neuroanatomico (encefali preparati con il metodo Giacomini).
  • Collezione antropologica.
    Si tratta di una ricca collezione essenzialmente craniologica che risulta dalla fusione di due nuclei distinti.
    Il primo nucleo consiste nell'originaria collezione dell'Istituto di anatomia della seconda metà dell'Ottocento.
    Il secondo nucleo corrisponde al Museo craniologico dell'Accademia di Medicina di Torino, donato al Museo di Anatomia nel 1913.
  • Collezione frenologica.
    Fu donata al Museo di Anatomia dal Museo craniologico dell'Accademia di Medicina di Torino.
    Comprende calchi in gesso di crani, teste ed encefali di personaggi famosi.
  • Collezione di strumentaria.
    Comprende serie di strumenti per i vari ambiti di ricerca sviluppati dalla fine del Settecento in poi (anatomia macroscopica, istologia, embriologia, antropologia).
    A una ricca serie di strumenti per dissezione anatomica si affiancano strumenti per l'allestimento e l'osservazione di preparati microscopici.
    Il Museo conserva anche una collezione di strumenti di natura medico-chirurgica.
  • Opere d'arte.
    Tra le opere conservate, 11 olii su tela esposti nelle lunette del Museo, appositamente realizzati dal pittore pavese Pasquale Baroni tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, raffigurano importanti personaggi del mondo scientifico.
    Inoltre il Museo conserva una serie completa a colori della Grande Anatomia di Paolo Mascagni, pubblicata postuma tra il 1823 e il 1831, di cui tre quadri sono esposti nell'atrio e nella seconda sala del percorso di visita.
  • Altre collezioni.
    Riguardano reperti di carattere paleoantropologico, primatologico, embriologico.

Attività

Il Museo propone: