Centro Studi Piero Ginocchi di Crodo
Il Centro Studi "Piero Ginocchi" è un'associazione di volontari, senza fine di lucro, con personalità giuridica privata riconosciuta dalla Regione Piemonte.
Il Centro Studi gestisce il Museo Mineralogico Ossolano "Aldo Roggiani e Angelo Bianchi" e il Museo di Scienze della Terra "Ubaldo Baroli", entrambi ospitati nell'edificio Il Colonnato del Parco Termale di Crodo, insieme al Museo Nazionale delle Acque Minerali "Carlo Brazzorotto" e al Centro visitatori del Parco naturale Veglia e Devero.
Museo Mineralogico Ossolano "Aldo Roggiani e Angelo Bianchi"
Il Museo è stato intitolato a due ricercatori del passato:
- Aldo Roggiani (1914 – 1986), naturalista, studioso di mineralogia e di petrografia, scopritore in Valle Vigezzo di un nuovo minerale denominato in suo onore roggianite.
- Angelo Bianchi (1892 – 1970), mineralogista, petrografo e professore all'Università di Padova, che si dedicò, tra le varie attività, a ricerche sui minerali della Val d'Ossola e a studi petrografici della Val Devero.
La Sezione mineralogica del Museo si origina dall'attività di ricerca e di raccolta di minerali del Verbano Cusio Ossola da parte di ricercatori che, privatamente o attraverso le proprie associazioni, collaborano costantemente con il Centro Studi "Piero Ginocchi".
La Sezione mineralogica attua una forma di comodato in base al quale i raccoglitori consegnano i campioni per attività di studio ed esposizione, il Centro Studi fornisce il supporto scientifico e mette a disposizione la struttura museale.
In questo modo, la collezione mineralogica è costantemente incrementata dall'apporto di nuovi minerali.
Collezioni
Un'apposita commissione della Sezione vaglia il materiale consegnato dai ricercatori dividendolo in "estetico", "scientifico" e "corrente".
I minerali più belli esteticamente vengono esposti in Museo e nella vetrina collocata nel centro visitatori del Parco.
Il materiale di interesse scientifico viene inviato ai curatori dei Musei di Milano e di Padova per la sua determinazione.
I campioni in eccesso, definiti "correnti", sono conservati per eventuali esposizioni o utilizzati come materiale di scambio.
La collezione mineralogica del Museo è inoltre esposta virtualmente in "Una Vetrina per minerali e rocce".
Attività
Il Museo coopera con l'Ente di gestione del Parco Naturale Alpe Veglia Alpe Devero per le attività di ricerca dei minerali nelle zone protette del Parco e per la loro successiva catalogazione e conservazione.
Il Museo inoltre collabora con i curatori dei musei di Milano e Padova per la determinazione del materiale di interesse scientifico.
Museo di Scienze della Terra "Ubaldo Baroli"
Il Museo di Scienze della Terra "Ubaldo Baroli", attualmente in fase di fine riallestimento, nasce nel 1999 e deve il proprio nome all'appassionato ricercatore che ha raccolto e donato le proprie collezioni di rocce del Ticino al Centro Studi "Piero Ginocchi".
Il percorso espositivo comprende campioni di rocce, minerali, pietre delle cave locali e pannelli che descrivono gli aspetti scientifici legati al territorio ossolano.
Collezioni
- Collezione di rocce del Ticino di Ubaldo Baroli;
- Collezione di minerali estratti dalla miniera d'oro dell'Alfenza della donazione Boni.
- Quadri scenografici del pittore Renzo Foglietta.
- Oggetti per la lavorazione delle pietre della donazione Cirla.
- Documenti e cartine geologiche delle donazioni Roggiani, Lincio, De Silvestri, Boni, Citran.
- Copie delle tesi di ricerca sulle acque del Verbano Cusio Ossola ottenute dal CNR di Verbania.
Attività
Il Museo collabora con il Parco Veglia Devero, la Provincia del Verbano Cusio Ossola, il CNR di Verbania, il CAI Grotte di Novara e con la Facoltà di Scienze della Terra dell'Università di Padova per la ricerca.
L'attività espositiva abbina una valenza scientifica a una forte impronta didattica, costituendo un punto di riferimento per studenti e ricercatori interessati al territorio ossolano.
Con il Progetto SITINET della Provincia del Verbano Cusio Ossola è stata realizzata un'aula didattica ben attrezzata.